Vista dal piazzale della casermetta verso il Piemonte. La scena è dominata dal Massiccio dell’Argentera, sui cui fianchi sono visibili i rifugi Bozano a nord e Remondino più a sud. Tra il lago mediano di Fremamorta e quello superiore è visibile il bivacco Guiglia
N.192 (X=35, Y=93) nella mappa – Agosto 2014
La posizione dei rifugi:
La denominazione “Fremamorta” significa “donna morta”. I laghi, secondo una leggenda, sarebbero le lacrime versate da un uomo per la morte della propria sposa.
Il versante francese
N.193 (X=35, Y=93) nella mappa – Agosto 2014
Il passo dal versante francese
N.194 (X=35, Y=93) nella mappa – Agosto 2014
Il giglio del Passo di Fremamorta
La formazione delle Alpi
In questa panoramica, scattata dal Colle di Fremamorta, sono visibili contemporaneamente il settore esterno della catena alpina (francese) e quello interno (piemontese). Si tratta di due ambienti di caratteristiche molto diverse, quasi opposte. Queste diversità sono spiegabili con il meccanismo di creazione della catena alpina nella zona delle Alpi Marittime
N.193 (X=35, Y=93) nella mappa – Agosto 2014
Le Alpi sono infatti il risultato della pressione esercitata dalla placca africana sulla placca europea, durante il periodo geologico dell’Oligocene (da 33,9 a 23 milioni di anni fa). Nel settore piemontese (a destra nella panoramica) i monti sono costituiti dall’innalzamento del preesistente basamento cristallino, e sono caratterizzati da cime di quota elevata ed aspetto aspro, degradanti bruscamente sulla pianura, con valli profonde ed ortogonali all’andamento della catena. L’esposizione prevalente è verso nord. Nel settore francese (a sinistra nella fotografia) i monti hanno caratteristiche prealpine e sono costituiti da calcari di origine marina (vedere calcare a nummuliti nell’articolo “Campanile di Girenza”). Queste montagne sono ondulate e dolci, con valli generalmente parallele all’andamento della catena ed aventi un’ottima esposizione.